OBBLIGO DI ACQUISIZIONE DELLA PATENTE DI GUIDA ITALIANA PER I CITTADINI EXTRACOMUNITARI RESIDENTI




Sentenza G.I.P. di Trento - dott. C. Ancona - dd. 16/09/2010


Il cittadino straniero, che ha conseguito la residenza anagrafica italiana, è tenuto entro un anno dall’acquisizione a convertire la propria patente di guida straniera in quella italiana.

Questo a grandi linee è quanto prescrive il Codice della Strada; ma se per i cittadini stranieri comunitari la conversione della patente è un fatto pressoché automatico, non lo è altrettanto per i cittadini extracomunitari, costretti a sottostare alla stessa trafila di un neopatentato e spesso ignari delle gravi conseguenze se colti a circolare senza la patente di guida italiana.


E’ quanto accaduto ad una cittadina extracomunitaria, ma residente in Trentino da oltre un anno, che era stata colta a circolare sprovvista di patente italiana, ma con patente di guida internazionale in corso di validità: fermata per un controllo di routine, alla donna era stata contestata dalla Polizia Stradale la guida senza patente, anziché più correttamente la guida con patente scaduta di validità.


Prescrive, infatti, il Codice della Strada che al cittadino extracomunitario residente in Italia da oltre un anno e colto a circolare con la sola patente estera in corso di validità, debba essere contestato l’illecito di guida con patente italiana scaduta di validità (una violazione che comporta solo un’ammenda da poche centinaia di euro), ma non costituente reato penale.


Ciò nonostante, facendo leva su di una circolare interpretativa del Ministero degli Interni, gli Agenti avevano contestato alla donna la guida senza patente, con deferimento degli atti alla Procura della Repubblica e ritiro del documento abilitativo internazionale.


La donna - assistita dall’avvocato Luca Conti - dapprima impugnava la contravvenzione in sede amministrativa, ottenendone dal Giudice di Pace il pariziale annullamento e la derubricazione dell’illecito da "guida senza patente" alla violazione meno grave di "guida con patente scaduta di validità".


Nel frattempo, però, gli atti erano finiti alla Procura della Repubblica di Trento, che aveva chiesto ed ottenuto un decreto penale di condanna della donna al pagamento di un’ammenda di ben 1.200 euro per il reato di guida senza patente. 


Al decreto penale di condanna si opponeva l’avvocato Luca Conti per insussistenza del reato contestato: all’esito del processo con rito abbreviato, il 16 settembre 2010 in accoglimento della tesi difensiva il G.I.P. presso il Tribunale di Trento mandava assolta l’imputata perché il fatto non costituisce reato, annullando la precedente condanna ed ordinando alle Autorità Amministrative la restituzione alla donna del documento di circolazione internazionale.

Avv. Luca Conti [Avvocato del Foro di Trento].

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