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Visualizzazione dei post da ottobre 7, 2012

LA RESPONSABILITA' SANITARIA E LA LEGGE BALDUZZI

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L'ORIENTAMENTO DELLA CORTE DI CASSAZIONE IN MATERIA DI RISARCIMENTO DEL DANNO ALLA SALUTE DA MEDICAL MALPRACTICE  E LE NOVITA' LEGISLATIVE DEL SETTORE   [responsabilità sanitaria - risarcimento del danno conseguente ad errato trattamento medico - onere della prova - prova liberatoria a carico dell’operatore sanitario] Cassazione Civile, Sent. n.9290 del 08/06/2012: il paziente che lamenta danni cerebrali per un errato intervento di routine alla testa, ha diritto al risarcimento del danno alla salute e deve limitarsi ad allegare l'evento infausto, che è conseguenza dell'errato trattamento sanitario, mentre l'operatore sanitario andrà esente da responsabilità per colpa, solo se riuscirà a dimostrare l'assenza del nesso causale tra evento infausto e trattamento sanitario (l'onere della prova liberatoria è sempre a carico dell'operatore sanitario). [responsabilità sanitaria - risarcimento del danno conseguente ad errato t

QUANDO CHIEDERE IL RISARCIMENTO DEL DANNO AUTO CAUSATO DA INSIDIA STRADALE

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LA PRESUNZIONE DI RESPONSABILITA' DELL'ENTE PROPRIETARIO DELLA STRADA AI SENSI DELL'ART.2051 c.c. I RIFERIMENTI NORMATIVI DEL CODICE CIVILE IN MATERIA DI DANNO CAUSATO DA BENI IN CUSTODIA  Art. 2043 c.c. (responsabilità aqu iliana da fatto illecito) Qualunque fatto doloso o colposo , che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno. Art.2051 c.c. (danno cagionato da beni in  custodia) Ciascuno è responsabile del danno  cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito . Art.2947 c.c. (prescrizione dell'azione di risarcimento) Il diritto al risarcimento del danno derivante da fatto illecito si prescrive in cinque anni dal giorno in cui il fatto si è verificato (art. 2043 c.c.) . Per il risarcimento del danno prodotto dalla circolazione dei veicoli di ogni specie il diritto si prescrive in due anni (art. 2054 c.c.). In ogni caso, se il fatto è considerato da

CONTRATTO DI COMODATO: RIFERIMENTI NORMATIVI E FORMULARIO

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Il contratto di comodato, disciplinato dagli artt. 1803 e ss. c.c. (libro IV, titolo III, capo XIV del codice civile) è un contratto tipico che trova la propria giustificazione causale nella volontà del comodante di sopperire ad una necessità temporanea del comodatario, trattasi in buona sostanza di una concessione di favore da ricondurre ad un rapporto fiduciario tra comodante e comodatario. E' un contratto essenzialmente gratuito, temporaneo, di natura obbligatoria e non necessita della forma scritta ad substantiam. Art. 1803 c.c. Il comodato è il contratto col quale una parte consegna all'altra una cosa mobile o immobile, affinché se ne serva per un tempo o per un uso determinato, con l'obbligo di restituire la stessa cosa ricevuta. Il comodato è essenzialmente gratuito. Art. 1804 c.c. Il comodatario è tenuto a custodire  e a conservare la cosa con la diligenza del buon padre di famiglia.   Egli non può servirsene che per l'uso determin